La natura è conservatrice!!! (0ltre che riciclona)
La natura è conservatrice
nel senso che, una volta messe a punto soluzioni veramente funzionali per
svolgere un determinato compito, non le cambia più.
La straordinaria varietà di
forme che vivono oggi sulla terra è il frutto di una lunghissima evoluzione che
ha proceduto, si può dire, per tentativi: alcuni riusciti, altri meno come
dimostrano le estinzioni documentate dai fossili e non solo.
Eppure le sostanze fondamentali della vita sono le stesse in tutti gli esseri viventi: dai batteri all’uomo. A cominciare dagli acidi nucleici RNA e DNA.
Così il DNA che, con la sua capacità di autoreplicarsi, è stato la base della vita fin dai primordi, è ancora oggi la molecola che contiene e trasmette di generazione in generazione le informazioni genetiche.
Eppure le sostanze fondamentali della vita sono le stesse in tutti gli esseri viventi: dai batteri all’uomo. A cominciare dagli acidi nucleici RNA e DNA.
Così il DNA che, con la sua capacità di autoreplicarsi, è stato la base della vita fin dai primordi, è ancora oggi la molecola che contiene e trasmette di generazione in generazione le informazioni genetiche.
Il DNA (acido desossiribonucleico) è, come la denominazione chimica lascia intendere, una molecola complessa la cui struttura e il cui
modo di “lavorare” è identico in tutti gli organismi attuali e passati. Possiamo considerarlo una specie di ricettario
delle proteine che le cellule possono produrre.
L'RNA funziona per convertire le informazioni codificate dal DNA.
L'RNA funziona per convertire le informazioni codificate dal DNA.
Le proteine sono, a loro volta, molecole
complesse formate ciascuna da una determinata sequenza di “mattoncini” chiamati
amminoacidi per la loro tipica
composizione chimica.
Gli amminoacidi sono
piccole molecole e sono soltanto 20. Tuttavia le loro possibili diverse
combinazioni fanno sì che ci siano infinite proteine diverse: diverse da specie
a specie e perfino da individuo a individuo.
Ogni organismo sintetizza
le proteine seguendo la ricetta "scritta" nel suo DNA con una sorta di alfabeto
molecolare universale, valido per
tutti gli organismi (credo con rarissime piccole eccezioni documentate) in cui
ad ogni “lettera” corrisponde un amminoacido. Quindi la sequenza delle
“lettere” in una certa porzione di DNA (il gene) determina la sequenza degli amminoacidi nella
proteina che quel gene codifica.
Spero di aver reso il concetto di “codice
genetico” anche se ho usato termini non esattamente scientifici. Il fatto è che
ho sempre presenti le facce disorientate delle persone, non addette ai lavori,
a cui ho provato a parlare di basi azotate che sono 4 ma vanno considerate in
triplette, di nucleotidi ecc. Non vorrei
doverle immaginare anche per i miei possibili lettori!!
Per approfondire e
conoscere meglio il DNA troverete materiale in altri siti (vedi anche il post “come
lavorano le nostre cellule”di questo blog).
Vorrei ricordare che anche
molte proteine sono conservate in natura. Ad esempio il citocromo c, una proteina contenuta nei mitocondri, fondamentale per la respirazione
cellulare, è presente con funzione e struttura simile in tutti gli
organismi aerobici mono e pluricellulari. E’ così altamente conservato che le
limitate varianti della sua struttura, evidenziabili tra i vari esseri viventi, sono
utili per la ricostruzione filogenetica di vari gruppi di organismi.
Ancora una volta quindi
dobbiamo imparare dalla natura. Se da un lato ci insegna a riciclare (vedi il
post la natura riciclona) dall’altro ci insegna a conservare e a sfruttare i
buoni risultati e le buone esperienze del passato.
Credo che siano concetti da tener presenti.
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