i foraminiferi

sabato 3 febbraio 2018

La Natura è conservatrice (oltre che riciclona)

La natura è conservatrice!!! (0ltre che riciclona)


La natura è conservatrice nel senso che, una volta messe a punto soluzioni veramente funzionali per svolgere un determinato compito, non le cambia più. 
La straordinaria varietà di forme che vivono oggi sulla terra è il frutto di una lunghissima evoluzione che ha proceduto, si può dire, per tentativi: alcuni riusciti, altri meno come dimostrano le estinzioni documentate dai fossili e non solo. 

Eppure le sostanze fondamentali della vita sono le stesse in tutti gli esseri viventi: dai batteri all’uomo. A cominciare dagli acidi nucleici RNA e DNA. 

Così il DNA che, con la sua capacità di autoreplicarsi, è stato la base della vita fin dai primordi, è ancora oggi la molecola che contiene e trasmette di generazione in generazione le informazioni genetiche. 
Il DNA (acido desossiribonucleico) è, come la denominazione chimica lascia intendere, una molecola complessa la cui struttura e il cui modo di “lavorare” è identico in tutti gli organismi attuali e passati.  Possiamo considerarlo una specie   di ricettario delle proteine che le cellule possono produrre.

L'RNA funziona per convertire le informazioni codificate dal DNA.

 Le proteine sono, a loro volta, molecole complesse formate ciascuna da una determinata sequenza di “mattoncini” chiamati  amminoacidi per la loro tipica composizione chimica.
Gli amminoacidi sono piccole molecole e sono soltanto 20. Tuttavia le loro possibili diverse combinazioni fanno sì che ci siano infinite proteine diverse: diverse da specie a specie e perfino da individuo a individuo.
Ogni organismo sintetizza le proteine seguendo la ricetta "scritta" nel suo DNA con una sorta di alfabeto molecolare universale, valido per tutti gli organismi (credo con rarissime piccole eccezioni documentate) in cui ad ogni “lettera” corrisponde un amminoacido. Quindi la sequenza delle “lettere” in una certa porzione di DNA (il gene)  determina la sequenza degli amminoacidi nella proteina che quel gene codifica. 
Spero di aver reso il concetto di “codice genetico” anche se ho usato termini non esattamente scientifici. Il fatto è che ho sempre presenti le facce disorientate delle persone, non addette ai lavori, a cui ho provato a parlare di basi azotate che sono 4 ma vanno considerate in triplette, di nucleotidi ecc.  Non vorrei doverle immaginare anche per i miei possibili lettori!! 
Per approfondire e conoscere meglio il DNA troverete materiale  in altri siti (vedi anche il post “come lavorano le nostre cellule”di questo blog).
Vorrei ricordare che anche molte proteine sono conservate in natura. Ad esempio il citocromo c, una proteina contenuta nei mitocondri, fondamentale per la respirazione cellulare, è presente con funzione e struttura simile in tutti gli organismi aerobici mono e pluricellulari. E’ così altamente conservato che le limitate varianti della sua struttura, evidenziabili tra i vari esseri viventi, sono utili per la ricostruzione filogenetica di vari gruppi di organismi.

Ancora una volta quindi dobbiamo imparare dalla natura. Se da un lato ci insegna a riciclare (vedi il post la natura riciclona) dall’altro ci insegna a conservare e a sfruttare i buoni risultati e le buone esperienze del passato.


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