Quesa volta esulo un po' dagli argomenti a me più congeniali ma sono una biologa, so come funzionano i virus (vedi post "e i virus?") e quindi so che l'unica arma contro di loro sono le nostre difese immunitarie che contro molti virus spesso non ce la fanno, o i vaccini.
Fermo
restando che i vaccini, in generale, sono di fondamentale importanza per la
salute mondiale, ci sono anche dati scientifici sulle possibili
controindicazioni che, tuttavia, sono poche e quindi
a livello
globale non significative. Una di queste, quella che mi convince di più, è la
possibile insorgenza di malattie autoimmuni, malattie che stanno aumentando
vertiginosamente e che includono ad esempio la sclerosi multipla. Comunque l’insorgenza
di queste malattie è legata più alle impurità probabilmente presenti nei
vaccini che al vaccino stesso, (basterebbe quindi migliorarne la produzione).
Inoltre le malattie autoimmuni possono anche essere conseguenza delle malattie
infettive stesse o dell’indiscriminato uso di antinfiammatori che tutti
facciamo spontaneamente. C’ è poi la segnalazione di qualche caso di autismo
non so fino a che punto documentato.
Mi sembra che il seguente riassunto di un
articolo apparso su “endocrinologia” una rivista medica italiana, esponga il
dibattito in modo corretto :
La medicina fonda le sue radici sulla
prevenzione e la cura delle malattie umane. In quanto tale, essa deve aspirare
a prevenire e curare la maggior parte degli individui. Essa è dunque basata
sulla casistica e non sul singolo caso. I vaccini rappresentano, allo stato
attuale, il miglior presidio profilattico per combattere numerose malattie
infettive che mietono ancor oggi nei non vaccinati molte vittime e che causano
anche molte malattie autoimmuni o non-autoimmuni transitorie o permanenti. La
vaccinazione previene e ha ridotto drasticamente le infezioni e quindi la
morbilità e la mortalità conseguenti alle infezioni stesse. I vaccini possono
essere seguiti da effetti avversi che spesso è difficile attribuire con
certezza al vaccino stesso; tuttavia, gli effetti avversi sono di gran lunga
inferiori per frequenza e gravità a quelli provocati dall’infezione spontanea.
La maggior parte degli effetti collaterali è lieve o fastidiosa, un numero
esiguo di casi possono essere molto gravi o richiedere cure mediche.
Non
bisogna dimenticare comunque che il vaiolo, una
malattia contagiosa di origine virale che nel 30% dei casi risultava fatale, nel 1980 è stato dichiarato ufficialmente
“eradicato” dall'Organizzazione mondiale della sanità. L 'ultimo caso conosciuto di vaiolo nel
mondo è stato diagnosticato nel 1977 in Somalia.
Così come, a
livello mondiale, il programma di vaccinazione estensiva elaborato
dall'organizzazione mondiale della sanità (OMS) per l’eradicazione della
poliomielite ha permesso di passare da una situazione con circa 500.000 casi di
malattia paralitica ogni anno, alla situazione attuale che vede l’assenza di
casi nella Regione delle Americhe, nella Regione del Pacifico Occidentale e
nella Regione Europea. Attualmente la poliomielite è endemica in Afghanistan,
Nigeria e Pakistan. Il resto del mondo è libero dalla malattia, anche se resta
il rischio d’importazione dai paesi in cui i virus sono ancora endemici.
Un’altra
considerazione da fare è che chi non
si vaccina esponendosi così ai virus permette loro di moltiplicarsi e
diffondersi impedendone la eradicazione.
Però mi chiedo come mai l’Italia che in genere non
brilla per iniziativa, sia una pioniera per questa obbligatorietà dei vaccini.
Da quello che ho trovato sembra che in Europa solo 15 paesi abbiano “almeno
una” vaccinazione obbligatoria. E allora come mai?
come mai nessun commento?
RispondiEliminaReally interesting granny
RispondiEliminaIt was really interesting granny
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