I batteri sono organismi
unicellulari procarioti. Sono quindi, per definizione, di piccole dimensioni
(invisibili ad occhio nudo) e semplici di struttura.
In genere quando si parla
di batteri vengono in mente malattie e pericoli vari. In realtà non tutti
batteri sono cattivi ed, anzi,
non potremmo vivere senza batteri! ma di questo parleremo in altra sede. Qui volevo solo farvi conoscere un batterio
molto speciale che abbiamo scoperto nel nostro laboratorio all’Università di
Pisa.
Come la maggior parte dei batteri il nostro è piccolo (è di forma ovoidale lungo 2 micrometri, cioè 2 millesimi di mm e largo 1), ma ha una struttura decisamente complessa e non è per niente cattivo, anzi……
Batterio al microscopio elettronico |
Come la maggior parte dei batteri il nostro è piccolo (è di forma ovoidale lungo 2 micrometri, cioè 2 millesimi di mm e largo 1), ma ha una struttura decisamente complessa e non è per niente cattivo, anzi……
Lo abbiamo chiamato epixenosoma (dal greco corpo estraneo
che si trova sopra) perché vive come
simbionte esterno sulla superficie dorsale di protozoi ciliati del genere Euplotidium (se avete letto gli altri
post ormai sapete chi sono i protozoi ciliati, se non li avete letti allora
leggeteli).
Perchè gli epixenosomi sono batteri speciali?
Epixenosomi - Sezione longitudinale |
Ma la struttura più intrigante è, a mio parere, l’apparato estrusivo.
L’apparato estrusivo è una struttura molto efficiente: si tratta di un sottile nastro probabilmente proteico che, in condizione di riposo, è avvolto strettamente intorno ad un asse centrale ed ha forma e dimensioni ben adattate a quelle della cellula. Però, in risposta a stimoli ambientali, recepiti attraverso recettori di membrana situati nella regione apicale della cellula, il nastro si srotola dall’interno (come quando si fa il naso con le stelle filanti), e forma un tubo lungo 40µ (cioè venti volte la lunghezza della cellula) con una parete continua, rigida alla cui estremità c’è una testa contenente il DNA che il tubo trascina con sé passando attraverso la regione apicale. Il fenomeno dell’estrusione è ben visibile con un buon microscopio ottico.
Ancora non sappiamo qual è,
per l’epixenosoma, il significato dell’estrusione che ne causa la rottura e l‘espulsione
del materiale genetico. Che sia un modo
per cercare altri ospiti? Per ora è
mistero.
Sappiamo però, perché lo
abbiamo dimostrato sperimentalmente, che l’estrusione degli epixenosomi giova
al protozoo ospite: infatti protozoi
predatori non mangiano gli Euplotidium
dotati di epixenosomi mentre mangiano tranquillamente quelli che ne sono privi. Da notare che Euplotidium privi di epixenosomi non sono mai stati trovati in
natura ma si possono ottenere in laboratorio. Questo vuol dire che l’associazione
con gli epixenosomi non è vitale per gli Euplotidium
ma è una speciale forma di difesa così efficiente che in natura solo gli
individui che ne sono dotati riescono a sopravvivere! Mentre altri ciliati si difendono con i loro
estrusomi, cioè con organuli cellulari, questi come strumento di difesa “allevano”
gli epixenosomi. Non per niente in un blog americano (Small things considered)
sono stati paragonati a James Bond, l’agente 007 capace di escogitare i più
imprevedibili trucchi! wikipedia http://schaechter.asmblog.org/small things considered
A very special
bacterium
Like the majority of bacteria it is small (oval in shape 2 µm, that is
two thousandths of millimiter in length and 1 µm in width) but possesses a
complex structure and is far for being dangerous! We called this bacterium
“Epixenosome” (from the ancient Greek
external alien body) because it lives on the dorsal surface of ciliated
protozoa of Euplotidium genus.
Why epixenosomes are so
special?
First of all because, as you can see in the picture, their structure is more complicated
than that of the majority of known bacteria. Some characteristcs are more eukaryotic than prokaryotic and a functional compartmentalization corresponds to the structural complexity,
Longitudinal section of epixenosomes (transmission electron microscope)
Their DNA is localized in the
upper region, is bound to basic proteins and,
at
the electron microscope, it assumes a chromatin-like appearance. Moreover in the
cytoplasm there are bundles of tubules in all
likelihood consisting of tubulin (a protein that up to now was
considered only eukaryotic). But the
more astonishing structure is, in my opinion, the extrusive apparatus.
The
extrusive apparatus is a very well engineered structure. It consists of a ribbon rolled up around a
central core. In resting position it is compact, with shape and size well adapted to that of the intact epixenosome. The detection of external
signals through membrane receptors starts up the extrusive process.
During the
ejection the ribbon unrolls from the
inside by the slipping of the layers one into the other (like when we make a
nose with streamers). Thus a tube forms which passes through the opening of the
cell membrane (the first step of the ejecting process), and takes away the
apical portion of the epixenosome containing the genetic material. At the end of the process the tube is 40 mm
long, that is 20 times the length of the
organism, with a head 2mm long. The wall of the tube consists of the layers that are rolled up
in the resting state but which are now extended, one after the other, with
oblique overlapping thus ensuring the continuity of the tube. At present we do not know the meaning of the
ejection, which causes the dispersion of the epixenosomal DNA, for the
bacterium itself.
The tube at the end of the ejection
Euplotidium with some ejected epixenosomes |
Other ciliates are able to escape predators by means of their own extrusomes: ciliates of Euplotidium genus grow epixenosomes on their surface for their defence. For this reason in an american blog they have been compared to James Bond, the 007 agent able to invent different special weapons!