I procarioti
Sono
formati da una sola cellula PROCARIOTICA, cioè a struttura semplice, in cui il DNA non è racchiuso nel nucleo:
ce ne sono tanti, tantissimi, tutti diversissimi tra di loro.
ce ne sono tanti, tantissimi, tutti diversissimi tra di loro.
Sono così
tanti che il numero delle cellule procariotiche sulla terra è molte volte
superiore a quello delle cellule eucariotiche! Pensate che in ognuno di noi (di
noi umani!) ci sono molte più cellule procariotiche che eucariotiche.
Sono
sicura che ora state pensando: “ma i
procarioti non sarebbero i batteri, quelli che fanno venire tante malattie? quindi sono “nemici
dell’uomo”, da combattere con tutti i mezzi possibili!!|”.
Si,
è vero: tra i procarioti ci sono molti batteri patogeni, ma vi assicuro che sono solo una piccola
parte dei procarioti che conosciamo.
Gli altri non solo non sono dannosi ma, spesso, sono addirittura indispensabili alla nostra vita.
Gli altri non solo non sono dannosi ma, spesso, sono addirittura indispensabili alla nostra vita.
Infatti:
1) I procarioti
sono stati i primi organismi viventi e la vita sulla terra che conosciamo oggi non
sarebbe stata e non sarebbe possibile senza di loro (vedi post il primo
inquinamento).
2) I cicli biogeochimici e il riciclo dei
nutrienti sarebbero incompleti o addirittura impossibili senza i procarioti. Ricordate
che in mare aperto gli unici produttori sono microrganismi, molti dei quali procarioti, e che quindi da loro
dipende la vita di tutti gli altri organismi (vedi post La Natura riciclona)
3) I procarioti
possono utilizzare, come fonte di energia, elementi e sostanze diverse, sfruttando quindi risorse inraggiugibili per altri viventi. In certi
ambienti, dove non arriva la luce del sole e quindi la fotosintesi non è
possibile (tipo le profondità marine e sottoterra), sostengono la vita mediante
vari tipi di chemiosintesi.
4) I procarioti
possono sopravvivere in ambienti estremi dove nessun eucariote può vivere: se
ne trovano in acque calde fino a 121°C
e in laghi sotto chilometri di ghiaccio nell’Antartide. Possono vivere in ambienti acidi o in ambienti salati. Inoltre tutti i prodotti
naturali e, per fortuna, molti prodotti introdotti dall’uomo, possono essere
degradati dai batteri.
5) Molti
organismi superiori (uomo compreso) non potrebbero sopravvivere a lungo senza endosimbionti
batterici (ad esempio senza la cosiddetta flora
intestinale).
Queste poche notizie sono meno che “briciole” di
conoscenza sul vasto mondo dei procarioti!
E pensare che, secondo gli scienziati, i procarioti che conosciamo attualmente sono soltanto una minima parte di quelli esistenti!!!.
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