i foraminiferi

giovedì 24 gennaio 2019

I foraminiferi: nel loro piccolo....




I Foraminiferi sono protisti cioè microrganismi unicellulari eucarioti appartenenti ai Sarcodini. Non hanno organelli per il movimento come ciglia o flagelli ma si muovono e si nutrono attraverso pseudopodi cioè estroflessioni citoplasmatiche mobili. Devono il loro nome al fatto che sono rivestiti da un guscio munito di piccoli fori (foramina). Per fuoriuscire dai fori gli pseudopodi sono sottili e lunghi, spesso intrecciati tra loro sono detti perciò “reticulopodi”.




foraminifero vivo      Guscio vuoto
con pseudopodi

Le loro dimensioni vanno da 100 micrometri a vari centimetri: come protisti sono particolarmente grandi. Hanno complessi cicli vitali che non mi sembra il caso di descrivere qui.
Ne esistono più di 4000 specie solo 40 delle quali planctoniche. Le altre vivono nella sabbia o sulle rocce e i sedimenti al fondo dell’oceano. 
Si trovano in tutti gli ambienti marini anche se ogni specie è tipica di un determinato ambiente. Sono comunque così abbondanti da rappresentare un importante anello della catena alimentare marina.
 Nelle acque basse si trovano soprattutto specie con il guscio calcareo; a più alte profondità si trovano specie che costruiscono il guscio con materiale organico come fibre di alghe o spicole di spugne.  
In vari studi è stata messa in evidenza una straordinaria varietà di forme di foraminiferi che probabilmente corrisponde ad una varietà di nicchie: le forme più grandi sono abbondanti  nel benthos dei mari tropicali e subtropicali ben illuminati. Si nutrono di altri protisti (inclusi altri foraminiferi) e batteri. Catturano le prede per mezzo degli pseudopodi che si estendono all’esterno del guscio: in certi ambienti in un cm cubo di sedimento si possono trovare centinaia di individui vivi e molti più gusci di individui morti. 
Per il fatto che si mescolano con i componenti del sedimento vengono anche chiamati “living sand” sabbia vivente. 

Lungo le coste di alcune isole del Giappone sono così abbondanti che possono essere presi con le mani per costruire castelli di sabbia e producono qualcosa come 600 g di carbonato di calcio all’anno. Lungo banchi corallini del Pacifico ne producono fino ad 1Kg..




 Tra quelli planctonici  alcuni allevano protisti fotosintetici al loro interno, altri si nutrono di batteri, microalghe, ciliati ed anche piccoli animali come rotiferi o copepodi.    I foraminiferi sono importanti componenti dei sedimenti: il colore rosa delle sabbie in alcune isole tropicali ma anche di casa nostra come La Maddalena, è dovuto al colore dei gusci di foraminiferi lì particolarmente abbondanti. 




                                       la spiaggia di Budelli



I FORAMINIFERI  Esistono da almeno 540 milioni di anni e i loro gusci si accumulano da allora!!! 

Forse avete sentito parlare di "Nummuliti" una specie fossile di foraminiferi chiamata così perchè la sua forma e le sue dimensioni  (fino a 12 cm di diametro) ricordano una moneta. 





                         Gusci di nummuliti


Pensate che foraminiferi fossili si trovano nelle rocce con cui sono state costruite le piramidi. Gusci di foraminiferi sono chiaramente distinguibili all’ interno di vari tipi di marmi scavati in alta montagna. Questo li rende molto importanti per studi paleogeografici, studi che cercano di ricostruire i cambiamenti che si sono verificati in milioni di anni.