Nel post” la natura
conservatrice oltre che riciclona”
ho fatto notare che le molecole fondamentali della vita come gli acidi
nucleici e le proteine sono rimaste presso che invariate fin dalle origini
della vita stessa e sono le stesse in tutti gli organismi passati e presenti.
Ma ci sono anche strutture
comuni a tutti gli esseri viventi!!!
Tutti gli organismi sono costituiti da
cellule: molti (Batteri, microalghe) da
una sola cellula procariotica (cioè priva di nucleo), altri (protisti) da una
sola cellula eucariotica (il cui DNA è racchiuso in un nucleo), altri (animali,
piante e funghi) da molte cellule eucariotiche.
Tutte le cellule sono delimitate da una membrana
cellulare (plasma membrana o plasmalemma).
Si tratta di un sottile
rivestimento ( 5-10 nm) che separa e protegge le cellule dall’ambiente esterno,
come le mura di una città fortificata.
Tale
membrana ha la stessa struttura e le stesse sorprendenti proprietà in tutte le
cellule di tutti gli organismi.
E’ composta in prevalenza da un doppio strato di fosfolipidi,
molecole contenenti regioni idrofobiche
(rivolte verso l'interno della membrana) ed idrofile (rivolte
verso l'esterno). Questo doppio strato che, al microscopio elettronico
appare come continuo, impedisce la
fuoriuscita di materiale cellulare e l’immissione di materiale acquoso
dall’esterno.
La membrana cellulare al microscopio elettronico appare come due strati continui scuri separati da uno spazio chiaro. In questa immagine si vedono le membrane adiacenti di due cellule diverse
Ma le
cellule non sono compartimenti stagni!!!
Le cellule devono continuamente ricevere materiale dall’esterno ed espellere rifiuti e molecole da loro prodotte. Molte di queste sostanze sono idrosolubili e non possono attraversare uno strato lipidico continuo!!!
Le cellule devono continuamente ricevere materiale dall’esterno ed espellere rifiuti e molecole da loro prodotte. Molte di queste sostanze sono idrosolubili e non possono attraversare uno strato lipidico continuo!!!
Eppure nella
membrana non ci sono aperture.
Ci sono però numerose molecole proteiche e glicoproteiche (oltre al colesterolo e a diversi glicolipidi) inserite all'interno della struttura lipidica della membrana. Tali macromolecole possono agire come canali o pompe che trasportano le molecole all'interno o all'esterno della cellula. Interessante il fatto che possono spostarsi liberamente all'interno della membrana stessa (motivo per il quale la sua struttura è definita a mosaico fluido) in modo che gli scambi possano avvenire di volta in volta volta nella regione cellulare più adatta.
Ci sono però numerose molecole proteiche e glicoproteiche (oltre al colesterolo e a diversi glicolipidi) inserite all'interno della struttura lipidica della membrana. Tali macromolecole possono agire come canali o pompe che trasportano le molecole all'interno o all'esterno della cellula. Interessante il fatto che possono spostarsi liberamente all'interno della membrana stessa (motivo per il quale la sua struttura è definita a mosaico fluido) in modo che gli scambi possano avvenire di volta in volta volta nella regione cellulare più adatta.
Sulla
superficie della membrana poi sono presenti numerosi recettori, proteine, spesso unite a carboidrati, che permettono alla cellula
di captare e riconoscere i segnali che vengono dall’esterno. Tali segnali, attraverso i “canali” ,vengono trasmessi ai
recettori interni che attivano prontamente le risposte adeguate (vedi post come
lavorano le nostre cellule).
Quindi la membrana
cellulare è una barriera-filtro capace di permettere ad una sostanza di passare
liberamente, di passare in una determinata quantità o di non passare affatto
secondo le esigenze della cellula momento per momento!
Ma c’è di più:
attraverso un meccanismo di “rottura e fusione” la membrana
cellulare può far uscire od entrare nella cellula anche grandi molecole o
particelle di una certa dimensione, racchiuse in vescicole membranose, senza
che ci sia mai interruzione della membrana stessa (tutte le membrane della
cellula anche quelle che delimitano gli organuli interni hanno la stessa
struttura). Si parla allora di esocitosi (se il materiale va verso l’esterno) e
di endocitosi se muove verso l’interno. Quando si tratta di corpuscoli solidi,
perfino di altre cellule, si parla di fagocitosi.
Con questo stesso meccanismo la
membrana può aumentare la sua lunghezza adeguandosi ad esempio ad aumento di
dimensioni della cellula o alla sua duplicazione.
Schema di esocitosi
La membrana cellulare, insomma, e’
un vero capolavoro della natura che forse, proprio per questo, la utilizza
identica da miliardi di anni.