Gli animali sono organismi
eterotrofi cioè organismi che devono procurarsi l’energia per svolgere tutte le
loro funzioni vitali mangiando altri organismi o loro prodotti: è una
ineluttabile legge di natura.
Quindi procurarsi gli
organismi cibo o produttori di cibo è per loro una primaria necessità.
Non stupisce perciò che, nel
corso dell’evoluzione, molti di essi, a cominciare dalle forme unicellulari, i
cosiddetti protozoi, abbiano imparato ad accumulare, conservare e perfino
allevare o coltivare i loro organismi cibo.
La fame è un potente stimolo per l'evoluzione del comportamento
Qualche esempio:
Paramecium bursaria è un Ciliato (per saperne di più sui ciliati vedi post “i protisti
cellule organismo”) che vive in ambienti di acqua dolce, ambienti molto
variabili. Si nutre di microalghe il cui sviluppo dipende dalle condizioni
ambientali. Quando le alghe sono disponibili il ciliato ne fa una vera
scorpacciata… ma non le digerisce tutte subito. Molte alghe restano al suo
interno vitali, racchiuse in vacuoli che non vengono raggiunti dagli enzimi
digestivi. Il Paramecio si prende
cura di loro muovendosi in modo da esporle alla luce perché possano svolgere la
fotosintesi e riprodursi. Poi, quando le alghe scarseggiano nell’ambiente
divenuto sfavorevole, il ciliato si nutre di quelle al suo interno. Un vero orticello
personale!!!!
Paramecium bursaria dopo una scorpacciata
Paramecium bursaria dopo una scorpacciata
E che
dire di Zoothamnium niveum? Si tratta
di un ciliato coloniale marino. La colonia può raggiungere 2-3 mm di altezza: un vero gigante tra i
protozoi!!! Vive sui sedimenti in ambienti ricchi di zolfo ed è letteralmente
ricoperto di batteri ossidatori di zolfo che rappresentano la sua unica fonte
di cibo. Questi batteri per il loro metabolismo hanno bisogno di zolfo ma anche
di ossigeno, due gas immiscibili tra loro. Così la colonia si contrae
ritmicamente per esporli alternativamente allo zolfo presente sul sedimento e
all’ossigeno disciolto nella colonna d’acqua. In tal modo i batteri si
moltiplicano ed il cibo è assicurato!
Colonie di Zoothamnium con la tipica forma di "piuma"
Passando agli animali pluricellulari interessanti esempi si possono trovare tra gli insetti.
Avete mai notato che quando
le nostre piante sono infestate dagli afidi, si proprio i cosiddetti pidocchi delle
piante, ospitano spesso anche formiche? Sapete perché? Perché le formiche si
nutrono della loro “cacca” molto ricca di zuccheri visto che gli afidi a loro
volta si nutrono della linfa delle piante. Per assicurarsi questo cibo
prelibato, utile per allevare le larve,
le formiche proteggono gli afidi, lottano per loro contro ragni e altri
potenziali predatori!!
Afidi e formiche
Afidi e formiche
Particolare
attenzione meritano poi le formiche “trincia foglie” che coltivano, nel vero
senso della parola, all'interno del nido un micelio cioè l'apparato vegetativo di un fungo, formato da un intreccio di filamenti detti ife).. Lo concimano
con residui vegetali o pezzi di foglie tagliati da loro stesse e trasportate nella tana con lunghe processioni, lo proteggono dai
parassiti e lo bagnano continuamente con la saliva. Le operaie, si nutrono solamente delle ife. Quindi per evitare la formazione di corpi fruttiferi dal micelio del fungo legano le ife a formare
delle sacche.
Le femmine alate, prima di sciamare all'esterno
del nido, prelevano una parte del micelio e lo trasportano fra le mandibole
durante la sciamatura. Poi, esse, una volta scavata una tana, lo depositano e
cominciano a deporre le uova. Le prime operaie della nuova colonia cominciano poi
a concimare il fungo, formando così una nuova coltivazione con cui nutrire le larve mano a mano che le uova si schiudono.
Formiche trinciafoglie al lavoro.
Tra i vertebrati l’accumulo di
cibo è diffuso. Basta pensare agli scoiattoli che, come gli indimenticabili Cip
e Ciop immortalati da Walt Disney, abitano nei boschi e si divertono molto a scavare
tane sotterranee, dove accumulano riserve di cibo per l'inverno. Un averla che ha appena catturato la sua preda.
E questi buchi allineati lungo ul tronco di un pino? Sono la dispensa di un Picchio che li riempie dei semi o altro materiale che raccoglie nel bosco.