i foraminiferi

martedì 6 febbraio 2018

briciole di informazioni sui vaccini

Quesa volta esulo un po' dagli argomenti a me più congeniali ma sono una biologa, so come funzionano i  virus (vedi post "e i virus?") e quindi so che l'unica arma contro di loro sono le nostre difese immunitarie che contro molti virus spesso non ce la fanno, o i vaccini.
Fermo restando che i vaccini, in generale, sono di fondamentale importanza per la salute mondiale, ci sono anche dati scientifici sulle possibili controindicazioni che, tuttavia, sono poche e quindi
 a livello globale non significative. Una di queste, quella che mi convince di più, è la possibile insorgenza di malattie autoimmuni, malattie che stanno aumentando vertiginosamente e che includono ad esempio la sclerosi multipla. Comunque l’insorgenza di queste malattie è legata più alle impurità probabilmente presenti nei vaccini che al vaccino stesso, (basterebbe quindi migliorarne la produzione). Inoltre le malattie autoimmuni possono anche essere conseguenza delle malattie infettive stesse o dell’indiscriminato uso di antinfiammatori che tutti facciamo spontaneamente. C’ è poi la segnalazione di qualche caso di autismo non so fino a che punto documentato.
 Mi sembra che il seguente riassunto di un articolo apparso su “endocrinologia” una rivista medica italiana, esponga il dibattito in modo corretto :
 La medicina fonda le sue radici sulla prevenzione e la cura delle malattie umane. In quanto tale, essa deve aspirare a prevenire e curare la maggior parte degli individui. Essa è dunque basata sulla casistica e non sul singolo caso. I vaccini rappresentano, allo stato attuale, il miglior presidio profilattico per combattere numerose malattie infettive che mietono ancor oggi nei non vaccinati molte vittime e che causano anche molte malattie autoimmuni o non-autoimmuni transitorie o permanenti. La vaccinazione previene e ha ridotto drasticamente le infezioni e quindi la morbilità e la mortalità conseguenti alle infezioni stesse. I vaccini possono essere seguiti da effetti avversi che spesso è difficile attribuire con certezza al vaccino stesso; tuttavia, gli effetti avversi sono di gran lunga inferiori per frequenza e gravità a quelli provocati dall’infezione spontanea. La maggior parte degli effetti collaterali è lieve o fastidiosa, un numero esiguo di casi possono essere molto gravi o richiedere cure mediche.

Non bisogna dimenticare comunque che il vaiolo, una malattia contagiosa di origine virale che nel 30% dei casi risultava fatale,  nel 1980 è stato dichiarato ufficialmente “eradicato” dall'Organizzazione mondiale della sanità.  L 'ultimo caso conosciuto di vaiolo nel mondo è stato diagnosticato nel 1977 in Somalia.
Così come,  a livello mondiale, il programma di vaccinazione estensiva elaborato dall'organizzazione mondiale della sanità (OMS) per l’eradicazione della poliomielite ha permesso di passare da una situazione con circa 500.000 casi di malattia paralitica ogni anno, alla situazione attuale che vede l’assenza di casi nella Regione delle Americhe, nella Regione del Pacifico Occidentale e nella Regione Europea. Attualmente la poliomielite è endemica in Afghanistan, Nigeria e Pakistan. Il resto del mondo è libero dalla malattia, anche se resta il rischio d’importazione dai paesi in cui i virus sono ancora endemici.
 Un’altra considerazione da fare è che chi non si vaccina esponendosi così ai virus permette loro di moltiplicarsi e diffondersi impedendone la eradicazione.

Però  mi chiedo come mai l’Italia che in genere non brilla per iniziativa, sia una pioniera per questa obbligatorietà dei vaccini. Da quello che ho trovato sembra che in Europa solo 15 paesi abbiano “almeno una” vaccinazione obbligatoria. E allora come mai?

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